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INDENNITÀ PER LAVORATORI AUTONOMI ISCRITTI ALLA GESTIONE SEPARATA INPS

La legge di Bilancio introduce un’indennità a favore dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS. Lo scopo è quello di fornire un sussidio ad una categoria particolarmente colpita dalla pandemia e incentivare il miglioramento della loro occupabilità. Viene infatti richiesta, tra le condizioni per beneficiarne, la partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale. Impariamo un nuovo acronimo: ISCRO che vuol dire Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa.

Vediamone i principali dettagli: Innanzitutto, chi sono i soggetti beneficiari?

I soggetti, iscritti alla Gestione separata INPS, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo diverse dall’esercizio di imprese commerciali, compreso l’esercizio in forma associata di arti e professioni di cui all’articolo 53, primo comma, del DPR n. 917 del 1986. I beneficiari devono avere i seguenti requisiti:

  1. non sono titolari di trattamento pensionistico diretto e non sono assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  2. non sono beneficiari di reddito di cittadinanza;
  3. hanno prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti all’anno precedente a quello di presentazione della domanda;
  4. hanno dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente;
  5. sono in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  6. sono titolari di partita Iva attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

Come richiedere l’indennità?

L’indennità va richiesta all’INPS entro il 31 ottobre di ognuno dei tre anni 2021, 2022 e 2023.

Qual è la durata dell’indennità?

Viene riconosciuta per sei mensilità per il triennio dal 2021 al 2023.

Qual è l’importo dell’indennità?

È pari al 25 per cento, su base semestrale, dell’ultimo reddito liquidato dall’Agenzia delle entrate. Il relativo importo non può, in ogni caso, superare il limite di 800 euro mensili e non può essere inferiore a 250 euro mensili. Il beneficio decorre dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Non concorre alla formazione del reddito.

Vi sono particolari condizioni da rispettare?

Il beneficio è erogato a condizione che il beneficiario partecipi a percorsi di aggiornamento professionale.