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SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEL CREDITO, UNA GUIDA PER I FORNITORI

Nel corso del 2020 sono state introdotte due nuove modalità di fruizione delle detrazioni fiscali, conseguenti all’effettuazione di lavori sul patrimonio edilizio: lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Entrambe implicano il coinvolgimento dei fornitori dei beni e dei servizi del settore edilizia. In questa guida vogliamo spiegarti il funzionamento di queste due opportunità, dal loro punto di vista, i benefici e le formalità collegate.

COME FUNZIONANO LO SCONTO IN FATTURA E LA CESSIONE DEL CREDITO?

In qualità di fornitore applichi in fattura uno sconto corrispondente, in tutto o in parte, alla detrazione spettante al contribuente. L’importo pari allo sconto rappresenta il credito che potrai cedere ad una banca, altri soggetti o ad altri intermediari finanziari oppure usare in compensazione mediante il modello F24.

Passaggi da ricordare per ottenere il credito

– Emetti la fattura con l’indicazione dello sconto applicato sul totale fattura (comprensivo di Iva) e del riferimento normativo relativo alla tipologia di detrazione spettante al cliente;
– Accedi al tuo cassetto fiscale del sito dell’Agenzia delle Entrate e conferma l’esercizio dell’opzione del contribuente. Questo passaggio è essenziale per ricevere il credito e poter utilizzarlo.
Ricorda, prima di confermare e ricevere il credito di imposta, assicurati che il tuo cliente abbia inviato la sua comunicazione di opzione all’Agenzia delle Entrate.

COME POSSO FRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI EDILIZIE?

Una volta accettato il credito potrai usarlo in compensazione nel modello F24 oppure cederlo ad una banca o ad altro intermediario finanziario.

Usa il credito in compensazione

Utilizza in compensazione il credito ottenuto, in quote annuali di importo pari a quelle delle detrazioni fiscali spettanti al contribuente, tuo cliente.

Opta per la cessione del tuo credito

– Hai la possibilità di cedere il tuo credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
– Sottoscrivi il contratto con il cessionario (altri soggetti o banca a cui cederai il credito);
– Comunica all’Agenzia delle Entrate i dati del cessionario. In assenza di questa comunicazione, la cessione del credito è inefficace.
Se hai bisogno di supporto per l’invio della comunicazione, rivolgiti a noi.
Ricorda che, per il Superbonus 110%, la comunicazione può essere effettuata esclusivamente dall’intermediario che ha apposto il visto di conformità.
Il cessionario dovrà accettare il credito accedendo al proprio cassetto fiscale del sito dell’Agenzia delle Entrate. L’accettazione non può essere parziale ed è irreversibile.

Interventi ammessi all’opzione

Gli interventi che beneficiano dello sconto in fattura e della cessione del credito sono:

  1. Recupero del patrimonio edilizio
  2. Efficienza energetica – Ecobonus
  3. Adozione di misure antisismiche – Sismabonus
  4. Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna – Bonus facciate
  5. Installazione di impianti fotovoltaici
  6. Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici

Restano esclusi dallo sconto in fattura, il bonus mobili e il bonus verde.
Ricorda che il Superbonus 110% spetta quando i lavori da effettuare prevedano prima di tutto la presenza di interventi denominati principali (o trainanti). La presenza degli interventi cosiddetti aggiuntivi (o trainati) è opzionale.

Interventi principali (o trainanti):

Interventi di isolamento termico sugli involucri
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
Riduzione del rischio sismico

Interventi aggiuntivo (o trainati):

Interventi di efficientamento energetico
Installazione di impianti fotovoltaici
Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche

COSA TI CONSIGLIAMO

Per cogliere efficacemente l’opportunità dello sconto in fattura:

– Prepara un preventivo in cui descrivi i termini per accettare il credito generato dallo sconto in fattura e tutti gli adempimenti a carico del cliente;
– Accordati con il cliente per garantire l’importo dei tuoi servizi offerti, ad esempio potresti chiedere il rilascio di un assegno da riscuotere nel caso in cui il cliente non presenti la comunicazione della sua opzione all’Agenzia delle Entrate;
– Accertati che il cliente che ti chiede lo sconto sia abilitato ad accedere al proprio cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure abbia delegato un professionista, altrimenti non potrà adempiere all’invio della comunicazione per l’opzione dello sconto in fattura e i tempi si allungheranno;
– Ricorda che se il cliente non invia la comunicazione all’Agenzia delle Entrate nei termini e con le modalità previste, l’opzione non è esercitata efficacemente e dunque non potrà cederti il credito.

Per l’utilizzo del credito:

– Se hai ricevuto il credito di imposta dal tuo cliente, ricorda che l’utilizzo in compensazione mediante il modello F24 può avvenire, generalmente, in 5 o 10 anni, a seconda della tipologia di detrazione fiscale di riferimento. Inoltre, la quota non utilizzata nell’anno non può essere fruita in quelli successivi e non può essere chiesta a rimborso, di conseguenza il beneficio acquisito viene perso.
– Se vuoi monetizzare subito il credito di imposta puoi cederlo ad altri soggetti, i quali ti riconosceranno un importo inferiore rispetto al credito ceduto.
Informati presso la tua banca quali sono i documenti di cui avrai bisogno per poter effettuare la cessione.