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L’IMPRESA MADE IN ROMA AL FEMMINILE

Il comune di Roma ha attivato un nuovo bando di finanziamento a sostegno di micro e piccole imprese.

Vengono finanziati i progetti imprenditoriali da realizzare in aree disagiate nel territorio comunale di Roma Capitale e destinati a promuovere e sostenere l’imprenditoria femminile.

I contributi ricevuti sono a fondo perduto fino a 30 mila euro.

Scade a Marzo 2023 e l’importo a disposizione per il presente bando è di € 520.000.

 

Soggetti ammissibili

Sono ammessi a presentare domanda di agevolazioni le micro e piccole imprese, nuove o già esistenti, per la fornitura di servizi e la produzione di beni. Le imprese con partecipazione femminile riceveranno un punteggio aggiuntivo.

Le società già costituite dovranno altresì:

  • essere in regola con tutti i pagamenti, di qualsiasi natura, dovuti all’Amministrazione comunale;
  • non aver commesso gravi violazioni, definitivamente accertate, degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali, secondo la legislazione italiana;
  • non trovarsi in uno stato previsto dalla recente disciplina delle procedure concorsuali o in liquidazione volontaria;
  • rispettare i contratti collettivi nazionali di lavoro di settore, gli accordi sindacali integrativi, gli obblighi assicurativi e previdenziali vigenti, le norme sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro e le norme sulla tutela dell’ambiente.

 

Aree agevolabili

I progetti imprenditoriali dovranno essere realizzati nelle seguenti zone urbanistiche:

 

Misure e agevolazioni

Il contributo sarà a fondo perduto. La misura massima erogabile, per ogni progetto ritenuto idoneo, è pari a 30.000,00 euro.

La quota di contributo richiesta deve essere compresa tra il 50 e il 70% dell’importo relativo al piano investimenti del progetto, e comunque non può superare il tetto del contributo massimo erogabile.

Punteggi di ammissione

A) Il punteggio di ammissione relativo alla quota di contributo sarà rapportato alla percentuale del finanziamento: in caso di richiesta del contributo massimo concedibile, pari al 70% del piano di investimenti, non verrà attribuito alcun punteggio; per un contributo pari al 50% sarà attribuito un punteggio (massimo) pari a 30. Per le richieste di contributo comprese fra 50% e 70% il punteggio sarà calcolato per interpolazione lineare (ad esempio per una richiesta di contributo pari a 60% il punteggio attribuito sarà 15). La percentuale di contributo richiesta deve essere espressa in numeri interi (es. 60% e non 60,5%).

B) Rispetto alla data di costituzione delle imprese, il fattore che rileva ai fini dell’attribuzione del punteggio è la data di inizio attività rilevata dal sito dell’Agenzia delle Entrate – servizio “Verifica partita IVA”. Il punteggio massimo, pari a 30, verrà attribuito alle imprese per cui risulta una data di inizio attività successiva al 1° gennaio 2022; il punteggio minimo, pari a 1, è attribuito alle imprese già attive al 1° gennaio 2019. Per le date di inizio attività intermedie tra il 1/01/2019 e il 1/01/2022 il punteggio è calcolato per interpolazione lineare e sarà arrotondato al secondo decimale.

C) Alle imprese a prevalente partecipazione femminile, individuate secondo quanto riportato al paragrafo 2, sarà attribuito un punteggio di ammissione pari a 30.

D) Alle imprese in possesso, al momento della presentazione della domanda, di una delle certificazioni ambientali sotto indicate verranno riconosciuti 5 punti:

  • certificazione dei sistemi di gestione ambientale ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001;
  • certificazione di un sistema di gestione dell’energia secondo lo standard ISO 50001;
  • marchio di qualità ecologica dell’Unione europea (Ecolabel UE);
  • certificazioni della catena di custodia (PEFC);
  • inventari del gas serra ai sensi della norma UNI EN ISO 14064-1 o impronta climatica (carbon footprint) di prodotto ai sensi della norma UNI ISO/ TS 14067;
  • adozione del Life Cycle Assessment – Valutazione del Ciclo di Vita – (ISO 14040);
  • dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD – Environmental Product Declaration) in applicazione della ISO 14025 (etichettature ambientali di Tipo III).

E) Alle imprese in possesso, al momento della presentazione della domanda, del rating di legalità, – ai sensi del “Regolamento attuativo in materia di rating di legalità” emanato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – verranno riconosciuti 5 punti.

Le agevolazioni verranno concesse, secondo l’ordine di graduatoria, fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

 

Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono:

1) Studi di fattibilità, progettazione esecutiva, direzione lavori, servizi di consulenza e assistenza finalizzati alla redazione del business plan, complessivamente nel limite del 10% del totale del programma di investimenti;

2) Acquisto brevetti, registrazione del marchio aziendale, realizzazione sito WEB, realizzazione di sistemi qualità e/o ambientali, certificazioni qualità e/o ambientali, ricerca e sviluppo, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale;

3) Spese di ristrutturazione ed ammodernamento di locali sia di proprietà che in locazione nella misura massima del 35% del valore totale del programma di investimenti e a condizione che siano strettamente necessarie e coerenti con le finalità del progetto presentato (quali spese per il rifacimento dell’impianti elettrici, di riscaldamento, idrico, antincendio, opere murarie etc.);

4) Acquisto di impianti specifici, macchinari e attrezzature;

5) Acquisto Sistemi informativi integrati per l’automazione (inclusa l’acquisizione di servizi finalizzati all’adozione di tecnologie ICT); acquisizione di servizi erogati in modalità cloud computing e saas (Software as a service); impianti automatizzati o robotizzati;

6) Investimenti atti a consentire che l’impresa operi nel rispetto di tutte le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro, dell’ambiente e del consumatore e, tra questi, investimenti specifici volti allo smaltimento/riciclaggio dei rifiuti e alla riduzione dei consumi energetici e/o idrici;

Non sono ammissibili a contributo le spese per:

  • costituzione società;
  • acquisto o affitto di immobili;
  • acquisto di beni di rappresentanza e ad uso personale;
  • acquisto di beni e/o servizi resi dal titolare o da soggetti che siano stati o siano soci e/o amministratori dell’impresa beneficiaria o da imprese controllanti/controllate/collegate all’impresa beneficiaria o da parenti e affini entro il grado secondo;
  • spese di funzionamento, cioè relative all’attività gestionale ordinaria (a titolo esemplificativo e non esaustivo: utenze, canoni di locazione e noleggio, spese per stipendi e consulenze amministrative, contabili, fiscali);
  • spese sostenute in epoca anteriore alla data di presentazione della domanda di contributo, ad eccezione di quelle relative a progettazione, studi di fattibilità economico-finanziaria, certificazione ambientale e rating di legalità che risultino effettuate entro i sei mesi precedenti alla data della domanda;
  • le spese il cui Titolo di Spesa ha un importo imponibile inferiore a 100 euro.

La data di effettuazione della spesa è quella del relativo titolo, a prescindere dalla data di pagamento.

Le spese sostenute a titolo di Leasing non sono ammissibili.

Il contributo sarà concesso previa presentazione di titoli di spesa, registrati sul partitario IVA e sul libro cespiti (in caso di aziende tenute a tale adempimento), per importi superiori a 100,00 euro. Non saranno accettati titoli di spesa pagati in contanti.

L’ultimazione dei progetti di investimento dovrà avvenire entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, fermo restando che i progetti potranno essere conclusi prima del termine dei 24 mesi.

Gli investimenti, in caso di acquisto diretto dei beni, si considerano ultimati quando tutti i beni sono stati consegnati, installati e resi funzionanti, oltre che fatturati e quietanzati.

 

Modalità di presentazione della domanda

Le domande dovranno essere inoltrate esclusivamente mediante PEC entro il 13 marzo 2023 all’indirizzo protocollo.famigliaeducazionescuola@pec.comune.roma.it; nel caso di imprese non ancora costituite è ammessa la presentazione via PEC a nome di uno dei soggetti della futura compagine sociale in qualità di proponente del progetto.

 

Criteri di valutazione dei progetti

La graduatoria finale stilata dalla Commissione si formerà sulla base dei punteggi di ammissione, assegnati alle imprese che hanno presentato progetti ritenuti idonei.

A parità di punteggio, si terrà conto dell’ordine di presentazione delle domande.

Per la valutazione dell’idoneità dei progetti, la suddetta Commissione terrà conto dei seguenti indicatori:

a) Potenzialità del progetto (punteggio max 70/100)

Il punteggio complessivo da attribuire a ciascuna iniziativa sarà calcolato come sommatoria dei punteggi ottenuti sulla base di quattro criteri. Il progetto è “cantierabile” se ottiene un punteggio minimo di 15 punti.

1) Cantierabilità (massimo 30 punti)

– disponibilità del locale conforme alla destinazione d’uso (14 punti);

– individuazione del locale con lettera di intenti conforme alla destinazione d’uso (10 punti); – disponibilità di personale con adeguata esperienza e professionalità (5 punti);

– individuazione dettagliata delle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività (1 punti).

La mancata disponibilità (o individuazione) del locale renderà il progetto non ammissibile.

2) Fattibilità (massimo 20 punti)

Il punteggio sarà attribuito sulla base dell’esame di quanto indicato nel progetto. In particolare la “fattibilità” verrà valutata sulla base dei seguenti parametri:

– congruità tra obiettivi di vendita e investimenti (max 7 punti);

– esperienza del soggetto proponente nel settore e nella gestione di impresa (max 5 punti); – potenzialità del mercato di riferimento: analisi del contesto locale, della concorrenza esistente e della potenzialità di crescita dell’attività (max 4 punti);

– redditività del progetto valutata sulla base della capacità dell’impresa di generare reddito in misura coerente con il settore di attività, alla dimensione dell’impresa e al volume degli investimenti da realizzare nei primi due anni di attività (max 4 punti);

3) Piano finanziario (massimo 10 punti)

Il punteggio valuterà in particolare l’elaborazione del conto economico dell’iniziativa proposta per i primi due anni; si terrà inoltre conto del grado di copertura degli investimenti con mezzi propri.

4) Contenuto innovativo (massimo 10 punti)

L’indicatore riguarda principalmente gli aspetti innovativi e/o di diversificazione dalla concorrenza in termini di prodotti/servizi offerti, strategie, processi produttivi e azioni di marketing; valuta gli aspetti innovativi dell’idea in relazione alle caratteristiche del processo e del risultato finale, oltre alla capacità di raccogliere nuove sfide sociali e di rilevare bisogni emergenti e in parte inespressi, ad esempio modelli organizzativi che mirino al work-life balance.

 

b) Aspetti occupazionali (punteggio max 30/100)

– incremento occupazionale: valuta il differenziale tra la situazione occupazionale prevista nel primo anno a regime e la situazione occupazionale alla data di presentazione della domanda.

Il numero di occupati viene così ponderato:

– assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato: 3 punti (2 punti per assunzioni con contratto part-time inferiore al 75%);

– assunzioni con contratti di lavoro flessibile: 0,5 punti.

È inoltre attribuito il seguente punteggio se l’incremento occupazionale è determinato:

– dall’assunzione di soggetti residenti in una delle aree agevolabili (1 punto per ciascun assunto);

– dall’assunzione di soggetti rientranti nella categoria di lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, come individuati agli articoli 1 e 2 del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 17 ottobre 2017, e dall’assunzione di persone svantaggiate secondo quanto indicato dall’art. 4 della L. n. 381/1991 e ss.mm.ii. (1 punto per ciascun assunto).

 

Modalità di erogazione del contributo

L’Amministrazione, dopo la pubblicazione della graduatoria finale, invierà al beneficiario apposita comunicazione di avvenuta ammissione alle agevolazioni, fase propedeutica alla stipula del contratto per la concessione delle agevolazioni.

Per le imprese costituende, il soggetto proponente dovrà comunicare, entro il termine massimo di 90 giorni dalla ricezione della comunicazione di avvenuta ammissione alle agevolazioni, formale accettazione delle misure agevolative confermando, pena la decadenza del beneficio, la volontà di realizzare il piano investimento approvato.

Per le imprese già costituite, il rappresentante legale dell’impresa dovrà comunicare entro un termine massimo di 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di avvenuta ammissione, la volontà di realizzare il piano investimento approvato.

Il contributo a fondo perduto – nella misura percentuale richiesta rispetto al totale delle spese di investimento indicate nel progetto e fino ad un importo massimo di € 30.000,00 – verrà erogato in un’unica soluzione al termine della realizzazione del progetto, in seguito a verifica della rendicontazione del 100% delle spese ammissibili, nei tempi e secondo le modalità indicate nel contratto.

 

Fonte:

https://www.comune.roma.it/web/it/bando-concorso.page?contentId=BEC994442