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CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI 4.0. AGGIORNAMENTI DEL 2023

Incentiva le imprese che investono in beni strumentali nuovi, Industria 4.0 (altamente tecnologici), destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

 

Misura dell’agevolazione

A tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi è riconosciuto un credito d’imposta alle seguenti condizioni:

  1. Beni strumentali materiali 4.0

(Allegato A della legge n.232/2016 – ex Iper ammortamento)

Per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2025 ovvero entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, sono riconosciute le seguenti aliquote agevolative:

20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;

5% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro;

5% del costo, per la quota di investimenti superiore a 10 milioni fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione, che dovranno essere individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze (non ancora emanato).

In particolare, i beni agevolabili si dividono nelle seguenti tre categorie:

1) beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti. Rientrano, ad esempio, macchine utensili destinate ad una serie di operazioni (asportazione, assemblaggio, giunzione e saldatura, ecc.); robot e sistemi robotizzati; magazzini automatizzati e interconnessi; ecc.;

2) sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità. In tale categoria rientrano, ad esempio, sistemi di misura (a coordinate e non) per la verifica dei requisiti geometrici di prodotto; sistemi per l’ispezione e la caratterizzazione dei materiali (ad esempio macchine di prova materiali); sistemi intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici; strumenti e dispositivi per l’etichettatura, l’identificazione o la marcatura automatica dei prodotti, con collegamento con il codice e la matricola del prodotto stesso, in modo da consentire il monitoraggio delle prestazioni dei prodotti nel tempo;

3) dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0. In tale categoria rientrano, tra l’altro, postazioni di lavoro adattabili in maniera automatizzata alle caratteristiche fisiche degli operatori; sistemi per il sollevamento/traslazione di carichi o oggetti esposti ad alte temperature; dispositivi wearable e di realtà aumentata nonché apparecchiature di comunicazione tra operatore e sistema produttivo; interfacce uomo-macchina (Human Machine Interface, HMI) intelligenti.

  1. Beni strumentali immateriali, quali software e applicazioni, funzionali ai processi di trasformazione 0

(Allegato B della legge n.232/2016, come integrato dall’art. 1, c.32, della legge n.205/2017).

Per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023 ovvero entro il 30 giugno 2024, a condizione che entro il 31 dicembre 2023, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, è riconosciuta la seguente aliquota agevolativa:

20% del costo, nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Tra i beni agevolabili rientrano:

  • Software, sistemie system integration, piattaforme e applicazioni, sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’e-commerce;
  • softwaree servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata;
  • software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logisticacon elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio.

Cloud computing

Sono agevolabili anche le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni immateriali dell’allegato B mediante soluzioni di cloud computing, limitatamente alla quota imputabile per competenza.

 

Soggetti beneficiari

  • Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa;
  • le stabili organizzazioni di soggetti non residenti;
  • enti non commerciali con riferimento all’attività commerciale eventualmente

Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, concordato preventivo senza continuità aziendale e ogni altra procedura concorsuale.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

 

Altri adempimenti

Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

Inoltre, le imprese devono:

  • conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili;
  • indicare nelle fatture e negli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati l’espresso riferimento alle disposizioni agevolative.

 

Utilizzo del credito d’imposta

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall’avvenuta interconnessione dei beni.